16 Novembre 2010
Secondo le ultime previsione ISMEA (istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), la produzione nazionale di olio di oliva si dovrebbe attestare intorno alle 550 mila tonnellate, un’ incremento del 6% rispetto alla passata stagione ma, una prestazione che rappresenta dopo il 2009 la peggiore annata dell’ultimo decennio. Se si esclude il disastroso anno produttivo del 2009, per trovare una performance così negativa bisogna andare indietro nel tempo fino addirittura all’anno 2000 (505mila tonnellate di produzione). Delusione tra gli addetti ai lavori, amplificata anche dal
vanificarsi delle ottime prospettive preliminari che si erano formate nella prima
metà dell’anno. A livello regionale in estrema sintesi, le
anno consecutivo, in Calabria (-5/-10%). Per il Settentrione, come già accennato, sono attesi cali in tutte le Regioni, nel dettaglio: Liguria (-5%), Emilia Romagna (-40%), Veneto (-10/-15%), Lombardia (-10/-15%), Trentino Alto Adige (-10/-15%), Friuli Venezia Giulia (-30%) e Piemonte (-25/-30%). In questo quadro produttivo c’è solo da augurarsi che ad una produzione poco prospera corrisponda, un’ aumento dei costi dell’olio al produttore.